• Farm Cultural Park è una galleria d’ arte e residenza per artisti situata a Favara in provincia di Agrigento. E’ il primo parco turistico culturale costruito in Sicilia. Oltre che come museo si propone anche come centro culturale e turistico dove vengono allestite mostre pittoriche temporanee e installazioni permanenti di arte contemporanea. Inoltre vi sono residenze per artisti e vengono svolte presentazioni di libri e vari corsi di architettura. Lo scopo principale di questo progetto è quello di recuperare tutto il centro storico di Favara e trasformare il paese nella seconda attrazione turistica della provincia di Agrigento dopo la Valle dei Templi. I tre luoghi che hanno ispirato questo progetto sono: il Palais de Tokyo di Parigi, sede della cultura contemporanea ed anche luogo di intrattenimento; Marrakech, piazza principale del Marocco, luogo alquanto suggestivo e ricco di intrattenimento e ristoro; il mercato di Camden Town, dove comprare oggetti di qualsiasi tipo e mangiare cibo di qualsiasi parte del mondo.

    Read More

  • Il castello chiaramontano di Favara è un castello della seconda metà  del Duecento costruito attorno al 1280 da Federico II della nobile famiglia dei Chiaramonte. E’ stato la residenza di caccia di Federico II di Svevia. Costruito verso la fine del Duecento, forse su una costruzione incompiuta di origine sveva, le sue forme riprendono modelli federiciani. Il palazzo venne abitato fino agli inizi del Seicento, mentre nel Settecento vennero adibite a carcere gli ambienti delle cucine ai lati del portale ogivale (nel corso dell’Ottocento quelli a sinistra erano utilizzati come carcere criminale e quelli di destra come carcere civile. I prigionieri hanno lasciato numerosi graffiti sulle pareti. Una torre merlata che si trovava nell’angolo sud-ovest del recinto esterno, citata nel 1611, venne ristrutturata intorno al 1820 e fu abbattuta per l’edificazione del palazzo di Giuseppe Cafisi negli anni 1840, insieme ad un grande portale gotico (portale maggiore); contemporaneamente la grande cisterna al centro del recinto venne ricoperta dal selciato. Negli anni sessanta del Novecento il recinto venne privato del tratto occidentale, dalla parete meridionale del castello al nuovo ufficio postale (1963).

  • Infopoint per informazioni turistiche presso Palazzo Municipale sito in Piazza Cavour tel. 0922448542

  • L’Agnello Pasquale di Favara al Palafood in occasione della terza edizione del MandorlaFest durante la Sagra del mandorlo in fiore.

    Saranno presenti, dal 4 al 6 marzo e dal 9 al 13 marzo, la pasticceria l’Opera, il Caffè Cavour e l’Extra bar di Favara. Svolgeranno attività di promozione del prodotto e della sua identità ci saranno momenti di degustazione e di manipolazione in diretta dell’Agnello Pasquale favarese. L’attività viene promossa della Pro Loco Castello in sinergia con ilDistretto Turistico Valle dei Templi di Agrigento.

    Tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento si ha qualche traccia di dolci di pasta reale e pasta di pistacchio a Favara, tra cui la frutta martorana, di origine palermitana, e l’Agnello pasquale. La tradizione narra che le prime a preparare questo dolce furono le suore del Collegio di Maria del quartiere “Batia” di Favara. La ricetta veniva tramandata oralmente, dalle suore più anziane a quelle più giovani. Una delle prime ricette dell’Agnello pasquale porta la data del 1898 ed è appartenuta ad una ricca famiglia della borghesia agraria e solfifera dell’Ottocento favarese. Allora era un dolce poco diffuso e di produzione strettamente familiare, in quanto non poteva competere con i cannoli siciliani, ‘Cciardoni e tanti altri dolci tipici siciliani apprezzati da cento anni addietro dai favaresi. Ne fa alcuni accenni lacunosi il barone Antonio Mendola, illustre benefattore favarese.